martedì 4 luglio 2023

Consiglio di Stato bacchetta una Regione che ha provato a modificare la procedura di installazione di una stazione radiobase

Il principio FONDAMENTALE è la CELERITA' della procedura per permettere nel minor tempo possibile la installazione di una nuova antenna!!! E chi se ne frega dei pareri della ASL e dell'ARpa !!! 


Anticipa quando in sede comunitaria si sta realizzando con il  Gigabit Infrastructure Act" !






 E' inibito al legislatore regionale introdurre ragioni di appesantimento del procedimento di SCIA disciplinato dall’art. 87 bis del d.lgs. n. 259 del 2003, quand’anche esse rispondano, in linea di principio, ad interessi intestabili all’autonomia territoriale, posto che la massima celerità del procedimento stesso costituisce principio fondamentale della materia oggetto di riparto concorrente della potestà legislativa. Conseguentemente, ad una disposizione regionale che prescrive la necessaria acquisizione del parere sia dell’ARTA sia dell’ASL per l’autorizzazione all’installazione degli impianti fissi di telefonia mobile deve darsi una interpretazione costituzionalmente orientata, affermando che la stessa debba essere interpretata nel senso di attribuire al parere dell’ASL ivi previsto, valenza di mero atto endoprocedimentale, non vincolante, la cui mancanza o contrarietà in nessun caso può determinare né un arresto procedimentale né il superamento del termine di trenta giorni decorso il quale, in mancanza di provvedimento negativo del Comune o dell’ARTA, la SCIA si consolida.


https://lexambiente.it/materie/elettrosmog/55-consiglio-di-stato55/16937-elettrosmog-autorizzazione-per-installazione-di-impianti-fissi-di-telefonia-mobile-e-normativa-regionale.html

domenica 11 giugno 2023

Consiglio di Stato contro la evidenza scientifica

 Il principio di precauzione (al quale si ispira anche la disciplina della tutela dell'esposizione ai campi elettromagnetici), costituisce uno dei capisaldi della politica ambientale dell'Unione europea, ed è attualmente menzionato, ma non definito, nell'art. 191, paragrafo 2, del TFUE, insieme a quelli del 'chi inquina paga' e dell'azione preventiva. 

Tale principio tuttavia non conduce automaticamente a vietare ogni attività che, in via di mera ipotesi soggettiva e non suffragata da alcuna evidenza scientifica, si assuma foriera di eventuali rischi per la salute, privi di ogni riscontro oggettivo e verificabile.


sintesi della sentenza Consiglio di Stato Sez. VI n. 4647 del 9 maggio 2023 !

https://lexambiente.it/materie/elettrosmog/55-consiglio-di-stato55/16900-elettrosmog-applicazione-del-principio-di-precauzione.html  


lunedì 17 aprile 2023

Consiglio di Stato .Criteri di localizzazione degli impianti

 un'altra sentenza del Consiglio di Stato sull'annoso è progressivamente saliente problema del posizionamento delle stazioni rabiobase della telefonia cellulare.



Consiglio di Stato Sez. VI n. 2621 del 13 marzo 2023

In sintesi


L’art. 8 della L. 36/2001 permette ai Comuni di individuare siti nel territorio comunale in cui è vietata l’installazione dei predetti impianti, per la protezione della popolazione dall’esposizione ai campi elettromagnetici, ma tale potere regolamentare incontra il limite che esso non può sostanziarsi in divieti generalizzati di installazione degli impianti in intere zone urbanistiche predefinite e, in quest’ultimo caso deve comunque salvaguardare una possibile localizzazione alternativa degli impianti, così da permettere una rete completa di infrastrutture per le telecomunicazioni. In altre parole, il divieto di posizionare gli impianti in determinate aree deve comunque consentire la localizzazione degli impianti in aree alternative, risultando, in caso contrario, in contrasto con l’interesse pubblico alla capillare distribuzione del servizio di telecomunicazioni sul territorio. In linea generale, il procedimento di installazione delle infrastrutture per impianti radioelettrici, disciplinato dal d.lgs. n. 259/2003 (Codice delle comunicazioni elettroniche), costituisce un procedimento unico, nell'ambito del quale devono confluire anche le valutazioni edilizie e non solo, in conformità delle esigenze di semplificazione procedimentale



Ancora una volta si richiama alla essenzialità che ogni comune adotti un Regolamento, che, però, deve tener conto sia delle richieste dei cittadini ma anche di quelle delle società di telefonia! 

https://lexambiente.it/materie/elettrosmog/55-consiglio-di-stato55/16787-elettrosmog-criteri-di-localizzazione-degli-impianti-3.html  

domenica 22 gennaio 2023

Consiglio di Stato: criteri di localizzazione delle antenne

 



Alle Regioni ed ai Comuni è consentito, nell’ambito delle rispettive competenze, individuare «criteri» per la localizzazione degli impianti di comunicazione ‒ individuando cioè le aree del territorio dove meglio è possibile contemperare gli interessi di ‘salute, paesaggio, ambiente e diritti di comunicazione’ ‒ mentre non è consentito prescrivere esclusivamente «limitazioni» alla localizzazione degli impianti (soprattutto se consistenti in criteri distanziali generici ed eterogenei) che rendano di fatto impossibile una copertura soddisfacente dei servizi di comunicazioni. Nel rispetto dei limiti anzidetti, la scelta urbanistica di localizzazione degli impianti costituisce espressione di ampia discrezionalità, sindacabile in caso di irragionevolezza e insostenibilità tecnica ed economica.


https://lexambiente.it/materie/elettrosmog/55-consiglio-di-stato55/16621-elettrosmog-criteri-di-localizzazione-degli-impianti-2.html

domenica 18 dicembre 2022

Consiglio di Stato: Assimilazione delle infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione alle opere di urbanizzazione primaria ... ma ... attenzione alla salute pubblica

 Consiglio di Stato Sez. VI n. 10228 del 21 novembre 2022


......

....   Ma è lo stesso Codice delle comunicazioni elettroniche a fare espressamente 

«salve le limitazioni derivanti da esigenze della difesa e della sicurezza dello Stato, della protezione civile, della salute pubblica e della tutela dell’ambiente e della riservatezza e protezione dei dati personali, poste da specifiche disposizioni di legge o da disposizioni regolamentari di attuazione» (art. 3 comma 3). 

A questi fini, l’installazione di infrastrutture «viene autorizzata dagli enti locali, previo accertamento, […] della compatibilità del progetto con i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità, stabiliti uniformemente a livello nazionale in relazione al disposto della legge 22 febbraio 2001, n. 36 e relativi provvedimenti di attuazione» (art. 87, comma 1, del d.lgs. n. 259 del 2003).



https://lexambiente.it/materie/elettrosmog/55-consiglio-di-stato55/16583-elettrosmog-assimilazione-delle-infrastrutture-di-reti-pubbliche-di-comunicazione-alle-opere-di-urbanizzazione-primaria.html



lunedì 12 dicembre 2022

Contrastare la installazione degli smart meter

 Sempre più società di 'utilities' (gas, acqua, luce) richidono la introduzione di smartmeter nell'appartamento ai fini di monitorare il consumo. 

Difatto ci sono direttiveUE, convertite in leggi italiane, che richiedono ed impongono delle scadenze.


Come contrastare, magari solo per rinviare nel tempo, queste installazioni?


Qui riportiamo vari contirubuti:


- da European Consumers, vedi: https://faq-e-smog.blogspot.com/2022/12/european-consumers-propone-una-diffida.html


EUROPEAN CONSUMERS PROPONE UNA DIFFIDA PER CHIEDERE LA DISINSTALLAZIONE DI SMART-METER

 https://www.europeanconsumers.it/2020/01/30/european-consumers-propone-una-diffida-per-chiedere-la-disinstallazione-di-smart-meter/