Che cosa può fare un Comune per disciplinare la localizzazione degli impianti di telefonia mobile sul proprio territorio.
Premesso che la legge quadro nazionale 26/2001 consente ma non impone agli enti locali di approvare un regolamento per la migliore localizzazione degli impianti, e che in tale situazione si è sviluppata una legislazione variegata in ogni Regione italiana, si può rispondere in termini generali alla domanda precisando che il Comune può approvare una regolamentazione della localizzazione degli impianti:
a) nel rispetto della legge regionale di riferimento,
b) senza introdurre una disciplina che deroghi alle previsioni della legge quadro n. 36/2001 (e quindi ad es. senza introdurre i limiti di inquinamento elettromagnetico più bassi di quelli stabiliti a livello statale),
c) senza impedire o rendere eccessivamente difficoltosa la localizzazione degli impianti medesimi sul territorio comunale.
Si tratta di una disciplina non semplice da introdurre, e spesso censurata dai Giudici amministrativi, ma è l’unico “argine” alla disordinata proliferazione degli impianti che diversamente, in assenza di una disciplina comunale, possono essere collocati in qualsiasi parte del territorio essendo assimilati dalla legge alle opere di urbanizzazione primaria (al pari di acquedotti e fognature).
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